RICERCA “CONSAPEVOLE”

Spesso un problema di management è riconducibile alla inadeguatezza di persone.

Al riguardo, la ricerca del personale ha l’obiettivo di identificare i migliori candidati per quelle posizioni.

Il valore aggiunto di un professionista della ricerca di personale non si esaurisce in attività amministrative o meccanicistiche, ma deriva soprattutto da altre qualità. La conoscenza dello specifico settore di mercato e della posizione della ricerca. La sensibilità di “ metabolizzare” la cultura dell’azienda per presentarla in maniera adeguata ed efficace. L’abilità di valutare contestualmente le candidature. La capacità di dare suggerimenti creativi e di presentare valide alternative. E infine la deontologia verso l’azienda e verso i candidati: l’attività di ricerca è un servizio particolarmente delicato.

La diffusione di “website”, di “social forum” e di data base ha per certo facilitato l’identificazione di potenziali candidature. Per questo, non sono rare le aziende che si dotano di team interni di ricerca, che nel caso di società multinazionali hanno spesso competenza su differenti Paesi. Come tutte le soluzioni, anche questa ha vantaggi e svantaggi. A fronte di questo tipo di organizzazione, società di ricerca vengono impiegate per ricerche di particolare impegno o di specificità locali.

In ogni caso una ricerca “consapevole” raramente si conclude con il semplice utilizzo di informazioni da internet. Le attese, esplicite ed implicite, consce ed inconsce, da parte delle aziende committenti sono sempre più ambiziose e i requisiti sempre più numerosi, nell’intento di dotarsi di persone immediatamente efficaci e pronte all’azione. Ed è qui che emerge il valore del professionista della ricerca.

Pierpaolo Dalzocchio

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